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mercoledì 19 aprile 2017

Lo Sgombro

       Tutto cominciò con quello sgombro che mi guardava con un occhio vivissimo e mi diceva: Mi sono sacrificato per te, comprami e mangiami, sai che, oltre che soddisfare il tuo palato, distruggerò anche il tuo colesterolo, non potei fare a meno di acquistarlo!
       Lo portai a casa contentissimo; deliscato, panato con olio, mollica e menta tritata, e subito dentro il forno!

       Lo sgombro, lo si vede anche dalla sua espressione mai sorridente, è un pesce molto serio ed espleta i suoi compiti che la natura gli ha affidato in modo molto professionale, per cui mai avrei pensato ad un suo subdolo tradimento, che avrei scoperto, ahimè, in grave ritardo, e appena sfornato cominciai a mangiarlo...
       Solletico alla gola, un improvvisa quanto improvvida puntura, la sento nella gola, una spina, una maledetta spina. Del pane, datemi del pane, la mollica poco masticata, dicono, passando dalla gola cattura le spine e se le porta via, macché, ho inghiottito un intero panino ma la spina malefica è lì e non si muove se non per pungermi e farmi male! Maledetto sgombro, non è così che mi convincerai a diventare vegano!
       Vado alla guardia medica: "Mi dispiace signore, ma non posso aiutarla, non sono attrezzato per questo, vada in un Pronto Soccorso, ha bisogno di un Otorinolaringoiatra". Un Otorinoché?
       Mi reco nel primo Pronto Soccorso: "Non abbiamo servizio Otorinocomediavolosichiama, si rechi in altra struttura".
       Arrivo al secondo Pronto Soccorso, mi spediscono subito nell'ambulatorio dell'Otorinocomediavolosichiama dove in due mi soccorrono, mi infilano un tubicino con telecamerina dentro una narice, inquadrano la spina, eccola la maledetta: "Adesso le introduciamo nell'altra narice una sonda un po' più grossa con una pinzetta e la tiriamo subito fuori"; per un momento temo che proveranno ad infilarmi una terza sonda per chissà quali meandri, guardo quasi terrorizzato, mentre preparano la sonda con la pinza, mi sembra di dimensioni mostruose, ma... "mi dispiace è guasta"! Adesso la mandiamo subito in altra struttura attrezzata.
Ma almeno toglietemi quel tubo che vi siete dimenticati nel mio naso! Lo tolgono, vado via!
       L'Odissea continua, "Maledetto sgombro non mi convertirai al veganesimo"!
       Arrivo nel terzo Pronto Soccorso, stranamente deserto, mi spediscono subito  dall'Otorinocomediavolosichiama, dove mi trovo davanti un medico piuttosto anziano, che dopo aver letto in silenzio, la relazione della mia Via Crucis, mi guarda e subito quasi minacciosamente mi dice: "Apra la bocca", infila uno specchietto, "si, la vedo", poi mi rivolge lo sguardo, come se stesse per farmi una grande rivelazione: Vede, signor mio, questi medici moderni, ma secondo lei quando non c'erano le telecamere e le sondine con le pinze, le spine in gola non si toglievano"? e rivolgendosi alla sua assistente, un infermiera altrettanto anziana: "Forza prenda la garza!"
       Non ho il tempo di capire, che l'infermiera mi avvolge la lingua con la garza e tira verso il basso con una forza incredibile quasi me la volesse strappare, lui con decisione, con una mano reinfila in bocca lo specchietto con l'altra una pinza lunghissima, "Miseria, sto per vomitare, non resisto! Estirpata! Fatto! Sono libero! La spina è nelle mani del medico. L'Otorinocomediavolosichiama me la mostra, è lunga almena tre centimetri la maledetta!
Ringrazio e vado via!
       Oramai sono le tre del mattino, torno verso casa, la lingua mi fa male alla base della gola, l'infermiera ha tirato di brutto.
         Domani sera mi aspettano a cena due sgombri alla pizzaiola, questa battaglia l'ho vinta io, ma la guerra continua...

© Roberto Ardizzone