Tutto
cominciò con quello sgombro che mi guardava con un occhio vivissimo e mi
diceva: Mi sono sacrificato per te, comprami e mangiami, sai che, oltre che
soddisfare il tuo palato, distruggerò anche il tuo colesterolo, non potei fare
a meno di acquistarlo!
Lo
portai a casa contentissimo; deliscato, panato con olio, mollica e menta
tritata, e subito dentro il forno!
Lo
sgombro, lo si vede anche dalla sua espressione mai sorridente, è un pesce
molto serio ed espleta i suoi compiti che la natura gli ha affidato in modo
molto professionale, per cui mai avrei pensato ad un suo subdolo tradimento,
che avrei scoperto, ahimè, in grave ritardo, e appena sfornato cominciai a
mangiarlo...
Solletico
alla gola, un improvvisa quanto improvvida puntura, la sento nella gola, una
spina, una maledetta spina. Del pane, datemi del pane, la mollica poco
masticata, dicono, passando dalla gola cattura le spine e se le porta via,
macché, ho inghiottito un intero panino ma la spina malefica è lì e non si
muove se non per pungermi e farmi male! Maledetto sgombro, non è così che mi
convincerai a diventare vegano!
Vado
alla guardia medica: "Mi dispiace signore, ma non posso aiutarla, non sono
attrezzato per questo, vada in un Pronto Soccorso, ha bisogno di un Otorinolaringoiatra".
Un Otorinoché?
Mi
reco nel primo Pronto Soccorso: "Non abbiamo servizio Otorinocomediavolosichiama,
si rechi in altra struttura".
Arrivo
al secondo Pronto Soccorso, mi spediscono subito nell'ambulatorio
dell'Otorinocomediavolosichiama dove in due mi soccorrono, mi infilano un
tubicino con telecamerina dentro una narice, inquadrano la spina, eccola la
maledetta: "Adesso le introduciamo nell'altra narice una sonda un po' più
grossa con una pinzetta e la tiriamo subito fuori"; per un momento temo
che proveranno ad infilarmi una terza sonda per chissà quali meandri, guardo quasi
terrorizzato, mentre preparano la sonda con la pinza, mi sembra di dimensioni
mostruose, ma... "mi dispiace è guasta"! Adesso la mandiamo subito in
altra struttura attrezzata.
Ma almeno toglietemi quel tubo che vi siete
dimenticati nel mio naso! Lo tolgono, vado via!
L'Odissea
continua, "Maledetto sgombro non mi convertirai al veganesimo"!
Arrivo
nel terzo Pronto Soccorso, stranamente deserto, mi spediscono subito dall'Otorinocomediavolosichiama, dove mi
trovo davanti un medico piuttosto anziano, che dopo aver letto in silenzio, la
relazione della mia Via Crucis, mi guarda e subito quasi minacciosamente mi
dice: "Apra la bocca", infila uno specchietto, "si, la
vedo", poi mi rivolge lo sguardo, come se stesse per farmi una grande
rivelazione: Vede, signor mio, questi medici moderni, ma secondo lei quando non
c'erano le telecamere e le sondine con le pinze, le spine in gola non si
toglievano"? e rivolgendosi alla sua assistente, un infermiera altrettanto
anziana: "Forza prenda la garza!"
Non
ho il tempo di capire, che l'infermiera mi avvolge la lingua con la garza e
tira verso il basso con una forza incredibile quasi me la volesse strappare,
lui con decisione, con una mano reinfila in bocca lo specchietto con l'altra
una pinza lunghissima, "Miseria, sto per vomitare, non resisto! Estirpata!
Fatto! Sono libero! La spina è nelle mani del medico. L'Otorinocomediavolosichiama
me la mostra, è lunga almena tre centimetri la maledetta!
Ringrazio e vado via!
Oramai
sono le tre del mattino, torno verso casa, la lingua mi fa male alla base della
gola, l'infermiera ha tirato di brutto.
Domani
sera mi aspettano a cena due sgombri alla pizzaiola, questa battaglia l'ho
vinta io, ma la guerra continua...
© Roberto Ardizzone
© Roberto Ardizzone